Come vendere all’estero formaggio – Esportare formaggio d’alpeggio una sfida vinta

L’export di prodotti caseari può essere un problema se si sbaglia il mercato e/o l’area geografica di destinazione di queste prelibatezze artigianali.
In Seles siamo riusciti nell’intento di aiutare nella vendita all’estero un’azienda Veronese della Lessinia che, da ben 3 generazioni, alleva bovini in alpeggio e dalla mungitura produce un ottimo formaggio di malga in due versioni: fresco o stagionato nel fieno.
In questa terza generazione, il nipote del fondatore ha voluto dare un input maggiore all’economia aziendale, ormai sempre più stretta tra tasse e difficoltà del mercato interno Nazionale, provando a vendere all’estero i propri formaggi che nel mercato locale e in Italia in generale, hanno sempre avuto un ottimo riscontro negli anni.
Gli standard di qualità sono sempre stati elevati e la lavorazione tradizionale, anche se alcuni macchinari sono cambiati e modernizzati, le procedure di stagionatura in malga è sempre la stessa, monitorata giornalmente.
L’attuale titolare ha contattano noi di Seles, divisione export e internazionalizzazione di Everap s.p.a., per valutare una consulenza commerciale per esportare i propri prodotti.
Dopo un’attenta e accurata valutazione di mercati e richieste, abbiamo fornito in outsourcing un TEM (Temporary Export Manager) che per più di 10 anni ha lavorato presso una nota azienda casearia Italiana, come export manager per i mercati anglosassoni e di lingua tedesca.
Per quanto riguarda la lingua tedesca analizzando bene i 3 mercati, Germania, Svizzera e Austria, gli ultimi 2 li abbiamo scartati perchè molto concorrenziali e soprattutto molte aziende locali offrono un prodotto simile, quindi più difficile riuscire a ricavarsi una nicchia di mercato. Mentre per la Germania le cose cambiano, la qualità che l’azienda veronese riesce a raggiungere è nettamente superiore rispetto a quella della produzione interna e poi c’è il plus del Made in Italy agroalimentare.
Altro mercato florido, dove qualità del prodotto e capacità nella gente di carpirne l’essenza è quello del Regno Unito, da sempre estimatori di formaggi, negli ultimi 15 anni stanno raggiungendo un’esperienza a riguardo da far invidia ai Francesi.
Trovati i mercati, noi di Seles e il TEM abbiamo incontrato la famiglia produttrice e assieme si sono valutati i vari aspetti, economici e non, dell’export in queste nazioni: logistica, rivenditori, grossisti, etichettature, prezzi di vendita, ecc…
Chiariti i vari punti è iniziata la ricerca di clienti esteri, per il TEM non c’è voluto molto, vista l’esperienza alle spalle e l’essere già introdotto nel settore, così facendo ha fatto conoscere personalmente il titolare attuale (nipote del fondatore) in 2 viaggi, 1 in Gran Bretagna e 1 in Germania, ai nuovi clienti dell’azienda produttrice in Lessinia, dal grossista a Berlino, al titolare di supermarket in Baviera, passando dalla bottega a Covent Garden o al banchetto al Borough Market a Londra finendo per i rivenditori di Dublino e Liverpool.
A distanza di 10 mesi dall’inizio della collaborazione, l’azienda Veronese è riuscita a uscire dalla stretta che la stava opprimendo, è riuscita a vendere tutte le scorte di formaggio d’alpeggio stagionato e riuscendo sistematicamente a vendere tutto il formaggio. Ora però il titolare ha iniziato a valutare l’acquisto di nuovi capi di bestiame per incrementare la produzione di formaggio, vista la crescente richiesta del Regno Unito e poi chissà provare a fare il salto oltre oceano.

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