Le esportazioni dei distretti agro-alimentari italiani procedono ad un ritmo di crescita sostenuto e sfiorano i 5,6 miliardi di euro nel secondo trimestre del 2021, con una crescita tendenziale del 20,9% rispetto al secondo trimestre del 2020.
Prendendo infatti come riferimento l’anno mobile, i livelli pre-Covid sono stati già superati a giugno, con un progressivo irrobustimento nei mesi successivi.
Le imprese italiane sono cresciute a ritmi vivaci sui mercati internazionali: le esportazioni gennaio-giugno 2021 a valori correnti hanno segnato un +4,6% rispetto al 2019.
L’export veneto delle piccole e medie imprese corre e supera i livelli pre-Covid.
Nei primi sei mesi del 2021 +11,7% di vendite all’estero.
Nei primi sei mesi dell’anno l’export dei principali distretti industriali ha registrato un balzo del 27,6%.
Si è svolto il 28 Aprile in una Room Meeting virtuale che ha coinvolto circa 80 partecipanti, la cerimonia di conclusione e premiazione del Laboratorio “ACTIVE LEARNING LAB EXPORT MANAGER II EDITION” organizzato dal Centro SELISI, Campus Treviso – Università Ca’ Foscari Venezia.
Non si arresta l’export di farine italiane di frumento tenero sui mercati esteri, che nel 2018 registrano un netto +9% in volume e un +10% in valore rispetto al 2017.
Secondo Sace i mercati più promettenti per l’export italiano sono 20, elencati nel Rapporto Export 2018 con dati, opportunità, analisi specifiche e divisi in 2 categorie: “promettenti” e “irrinunciabili”.
Durante la giornata “mondiale del latte” è emerso che nei primi 2 mesi di quest’anno l’export dei formaggi italiani ha avuto un miglioramento del +8% rispesso allo stesso periodo del 2017.
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