Seminario

Evoluzione del commercio con l’estero per aree e settori

Presentazione del XVI Rapporto ICE-Prometea e Unioncamere Veneto

Opportunità per le imprese venete 2019-2020

Seminario organizzato da Seles

Evoluzione del commercio con l’estero per aree e settori

Presentazione del XVI Rapporto ICE-Prometea e Unioncamere Veneto

Seminario organizzato da Nuovo Centro Estero Veneto, Unioncamere Veneto e Seles, in collaborazione con ICE-Agenzia e Prometeia, SACE, le Camere di Commercio di Treviso–Belluno, di Venezia Rovigo e di Verona, Made in Vicenza e Promex.

Il Nuovo Centro Estero Veneto e Unioncamere Veneto con Seles, in collaborazione con ICEAgenzia e Prometeia, SACE, la Camera di Commercio di TrevisoBelluno, la Camera di Commercio di VeneziaRovigo e la Camera di Commercio di VeronaMade in VicenzaPromex hanno presentato il Rapporto ICE Prometeia e il Rapporto Veneto Congiuntura di Unioncamere Veneto.

Per la prima volta il Nuovo Centro Estero Veneto, organismo per l’internazionalizzazione delle Camere di commercio, presenta in contemporanea, per una visione d’insieme, i dati dell’economia regionale e i dati sull’internazionalizzazione del Veneto.

Il Presidente del Nuovo Centro Estero Veneto e di Unioncamere Veneto Mario Pozza ha sottolineato come si stia vivendo una situazione di transizione – gli indicatori ex post (produzione e fatturato) godono ancora di un’inerzia positiva, ma sono già avvertibili dei segnali di rallentamento negli ordini (piatti quelli dall’estero), che vanno a generare attese in netto peggioramento per il primo trimestre del 2019. Si tratta tuttavia di una decelerazione a “macchia di leopardo”, tutta da comprendere nella sua reale portata: parlando con gli imprenditori si percepiscono situazioni anche molto polarizzate tra chi ancora tiene e chi rallenta. Di certo il settore più unicamente interessato dal rallentamento è quello delle lavorazioni per l’automotive, sulla scia del rallentamento tedesco, che interessa in particolare le provincie di Padova, Treviso e Venezia”.

Si tratta di una situazione che dobbiamo monitorare con molta attenzione. – continua il Presidente – La Banca Mondiale ha tagliato di mezzo punto la stima di crescita del commercio mondiale di beni per il 2019, portandola al +3,6%. Il profilo resta crescente, ma con tutta evidenza si riducono gli spazi di opportunità rispetto al recente passato. Questo significa che dovremo potenziare i nostri strumenti di accompagnamento delle imprese all’internazionalizzazione. All’insegna della diversificazione e della flessibilità. Molte imprese sono già molto abili in questo. Lo hanno imparato a fare nel corso della “lunga crisi”. Ma noi, come sistema camerale, dobbiamo rafforzare il sistema imprenditoriale nel suo complesso. In particolare dovremo porre attenzione alla parte centrale delle filiere, a chi opera nei beni intermedi, il segmento più a rischio in questa fase di rallentamento”.

In occasione del Seminario è stato presentato in anteprima regionale il XVI Rapporto ICE-Prometeia. Il rapporto è un importante strumento di analisi per tutti coloro che operano in ambito internazionale e la presentazione è volta ad illustrare le opportunità per le imprese sui mercati esteri nel periodo 2019-2020.

Gli esportatori veneti nel 2017 (ultimo dato disponibile) sono stati 28.832 (il 13,1% del totale Italia, pari a 220.765 esportatori) – afferma Antonino Laspina, Direttore Ufficio di Coordinamento Marketing Agenzia ICE -. La Regione Veneto ha esportato beni per 46,9 miliardi di euro nel periodo gennaio-settembre 2018 (+3,5% rispetto allo stesso periodo del 2017). A livello provinciale, Vicenza mantiene il primato per l’export, con oltre 13 miliardi di euro di vendite all’estero tra gennaio e settembre 2018, seguita dalle province di Treviso (10 miliardi di euro) e Verona (oltre 8 miliardi di euro). La crescita più elevata nel periodo è stata sperimentata dalla provincia di Venezia, con un aumento del 6,5% rispetto allo stesso periodo del 2017 e con un volume esportato di quasi 4 miliardi di euro.

“Cina e USA catalizzano l’attenzione della maggioranza delle imprese manifatturiere venete – afferma Paolo Di Silvestre, Direttore Generale di Seles – gli USA non hanno ancora imposto limitazioni davvero sfavorevoli alle importazioni dall’Europa e per le aziende dell’agroalimentare rappresentano il primo mercato di orientamento. Stiamo registrando sempre più richieste di supporto nei mercati emergenti europei, in primis la Polonia. Qui sussiste un vantaggio logistico, combinato con la crescita dell’export dalla nostra regione di arredo e metalmeccanica, anche grazie ai fondi UE per le infrastrutture. Bacino mediterraneo e Medio Oriente sono tra le aree più ricercate dalle aziende del settore costruzioni e contract”.

 

Cosa significa internazionalizzare per un’impresa

Le imprese possono internazionalizzarsi in diverse forme. Solitamente la vendita all’estero dei prodotti finiti è la forma più diffusa ed è il primo passo fuori dai confini nazionali, soprattutto se ci si deve confrontare con dimensioni aziendali limitate, in particolare in termini di numero di addetti. Esistono anche altre forme, più complesse, che prevedono l’affiancamento alla vendita all’estero di altre attività, come l’assistenza post-vendita, o la comunicazione e il marketing, per arrivare alla vera e propria internazionalizzazione produttiva, con l’impianto all’estero di funzioni produttive dell’impresa (gli investimenti diretti esteri).

Inoltre, l’impresa può decidere di approvvigionarsi all’estero dei prodotti intermedi di cui ha bisogno per la produzione. Infine, altre forme di internazionalizzazione prevedono accordi, licenze, contratti di assistenza tecnica e commerciale, che consentono di vendere o affittare tecnologia e know-how a operatori esteri. L’elemento importante da sottolineare è che, qualunque sia l’attività all’estero che l’impresa avvia, questa non consente solo una crescita del fatturato attraverso le vendite sui mercati internazionali, ma costituisce anche un importante fattore di apprendimento che consente, attraverso il confronto con i concorrenti internazionali, di migliorare la produzione e l’introduzione di innovazioni tecnologiche.

19 febbraio 2019
ore  09.00 – 12.30

Sala Europa di Unioncamere Veneto
Via delle Industrie 19/C – Venezia Marghera

Con la partecipazione di