CALZATURIERO ITALIANO: FATTURATO ED EXPORT CRESCONO A DUE CIFRE

Nel primo trimestre 2023 il comparto calzaturiero italiano ha registrato un incremento del fatturato del 13,6%, rispetto al primo quarter del 2022, trainato dalle esportazioni (+16,1%), anche se con volumi in calo del 2%. In lieve diminuzione anche la produzione: – 1% fra gennaio e marzo, rispetto allo stesso periodo del 2022. Questa la sintesi del bilancio del settore stilato dal Centro Studi Confindustria Moda per Assocalzaturifici, che evidenzia anche un progresso del saldo commerciale (+21%)

Dopo l’ennesimo record conseguito a consuntivo 2022 (12,65 miliardi di euro, +23% sul 2021), l’incremento dell’export prosegue. In particolare, tutte le prime 20 destinazioni, con la sola eccezione della Svizzera (-7,8%), mostrano aumenti in valore e quasi sempre a doppia cifra». Diverso però il discorso in termini di volumi, «dove rallenta vistosamente il Nord America (-19,4%) e frenano la Germania (-8,8%), il Regno Unito (-10,1%) e i flussi diretti in Svizzera (-24,8%), tradizionale hub logistico delle griffe del lusso. Rimbalzo in Russia e Ucraina, anche se va tenuto conto che nel marzo dello scorso anno, subito dopo l’avvio del conflitto, le vendite verso i due mercati erano crollate. Premianti i risultati in Kazakistan (+77% in valore).

Analizzando le vendite all’estero dei tre mesi per tipologia merceologica emergono andamenti disomogenei. Le calzature con tomaio in pelle – primo segmento dell’export di calzature, con un’incidenza del 63% sulle vendite estere totali in valore – sono le uniche a presentare incrementi sia in valore (di poco superiori alla media, +18,6%) che in volume (+1,4%). In quantità resta però un divario non trascurabile rispetto al 2019 (-16,6%).

Si nota inoltre una sensibile riduzione nei volumi esportati di calzature in pelle da bambino, che interrompe il recupero dell’ultimo biennio. Segni positivi per i segmenti uomo (+4,7% in paia globalmente, malgrado la flessione della tipologia marginale degli stivali alti) e donna (+1,5% in quantità, con un +2,2% per le scarpe da passeggio, +4,2% per i sandali e un -24,5% per gli stivaletti/scarponcini).

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